Gens d'Ys

30 ANNI DI STORIA

Irish Dancing Vector Sketch

Ho conosciuto i Gens d'Ys nel 1996 quando, tra le attività culturali promosse dal Comune di Busto Arsizio per quella stagione, c'era anche un corso di danze irlandesi che, a dir la verità, sognavo di frequentare da anni. Mi sono iscritta naturalmente ed è stato per tutti i partecipanti così interessante e divertente da chiedere al nostro insegnante, Umberto Crespi, di darci delle lezioni supplementari. Pensavo che la mia esperienza con le danze irlandesi e celtiche in generale si sarebbe purtroppo conclusa con il saggio di fine corso, ma, quando Umberto mi ha contattata per propormi di far parte del gruppo spettacolo, ho accettato subito con entusiasmo. "Vedrai" -mi disse- " ti si aprirà un mondo!". E aveva ragione. Ho fatto parte dei Gens d'Ys per 20 anni, inizialmente come ballerina e, in seguito, nel ruolo di cantante. Benché da tempo io non sia più "operativa" ( per usare un termine caro ad Umberto), sono rimasta legata al gruppo grazie al quale ho vissuto delle esperienze bellissime che mi hanno arricchita sotto ogni punto di vista; ho incontrato Fabio che è diventato mio marito e i corsisti di un tempo sono gli amici di oggi. Ripenso spesso alle parole di Umberto, perché il mondo di cui mi parlava si è aperto allora, ma in realtà non si è mai.....chiuso.


- Elettra Visentin, Cantante ed ex ballerina gruppo show

clover watercolor illustration
St. Patrick's Day Shamrock Corner Border
St. Patrick's Day Three Leaf Clover

A 28 anni le cose si fanno per incoscienza o per il piacere di farle , come tutti ci si immagina il proprio futuro e, come i 4 famosi amici al bar, si vola anche con la fantasia .Di sicuro in quei momenti non pensi che dopo 30 anni ti ritroverai a tirare delle considerazioni sul progetto che a malapena tu stesso riesci ad intravedere . Eppure questa volta è proprio il caso di guardarsi indietro e scoprire che quell’ avventura non era solo passeggera. Certo , bisogna avere anche molta fortuna e incontrare le persone giuste che condividano, sia per brevi periodi o decine di anni , la stessa passione , la visione del vivere comune e dello stare insieme . Io, come centinaia di altre persone che si sono succedute negli anni, ho solo portato il mio secchio per formare l’onda che continua a travolgere altre persone . Ma, questa volta, non voglio fare solo un excursus di ricordi , anche perché dopo 30 anni la memoria inizia a vacillare e gli aneddoti ormai fanno parte di una ristretta cerchia di persone . Cosi il mio contributo per onorare questi 30 anni di attività è di far vedere ai più giovani alcune “chicche” sugli inizi di una famiglia che non ha mai smesso di crescere. Questa credo sia la prima pubblicità fatta per far conoscere il gruppo anno 1994 , nel circolo di Varese . Ai tempi il “locale” per le prove era di 4x4 e vi lascio immaginare come si provava . Poco dopo si passò alla palestra sempre in centro a Varese e da li si poté iniziare con delle prove più serie.

Per chiudere, vorrei lasciare un augurio a chi in questo momento sta portando avanti il progetto con una professionalità invidiabile: di ritrovarsi come noi, oggi, nel gruppo “Vintage” , di continuare ad essere amici , frequentarsi , ridere e ricordare momenti che saranno sempre nostri.


-Fabio Cassani, Fondatore ed ex ballerino Gens d’Ys


celtic triskele icons

“Dani, un tizio di una scuola di danze irlandesi, ci ha chiesto se vogliamo collaborare con lui. Ci ha visti al parco Sempione ”Danza? Irlanda? Danza e Irlanda a Milano? Non ci potevo credere: l’Irlanda è sempre stata il mio sogno, fin da ragazza...dovevo andare ad abitarci, e ora... stava tornando nella mia vita, con la faccia di ... UMBERTO CRESPI. Un fusto biondo dall’occhio chiaro con un’energia incredibile, un leone con una forza invidiabile, sempre pronto a nuove sfide, una fenice che è sempre rinata più forte di prima, nonostante tutte le difficoltà, che inevitabilmente, quando si pensa in grande, possono emergere. E così sono entrata, per un periodo, nel mondo dei Gens D’ys: un boato enorme, pieno, che ti riempie e fa sentire la sua eco, anche a distanza di tempo. E grazie a loro, ho potuto rivivere qui l’energia di quella magica terra che anni fa mi aveva conquistato.


-Daniela Iotti, Attrice Dramatrà


Insomma, io non so molte cose, tantomeno come abbia fatto Umberto a diventare una realtà cosìgrande, radicata non solo in Lombardia, ma in tutta Italia, partendo “solamente” dalle danzeirlandesi, ma quello che è certo è che ce l'ha fatta; quindi sotto sottoforse i sogni davvero sipossono avverare, senza bisogno di arrivare in fondo all'arcobaleno.


-Andrea Pellizzoni, Attore Dramatrà


Abbiamo conosciuto Umberto per caso, a Parco Sempione. O meglio, Umberto ci ha trovati, e daquel momento di 75 anni fa non ci siamo lasciati mai. Potrebbero essere passati meno anni, è vero. Ma quando si è immediatamente amici come non può non succedere con questa gente di Ys, sembra di esserlo da tutta la vita. Con queste persone ci si sente subito a casa, e inspiegabilmente casa diventa l'Irlanda tutta.300, 3000 di questi anni Gens d'Ys del mio cuor. Fino a che tutti i pavimenti di legno saranno bucherellati, distrutti ma felici.


-Davide Ianni, Dramatrà


Lo splendido lavoro realizzato da Gens d’Y sin questi anni ha il grande merito di aver diffuso, attraverso una formula familiare e inclusiva, la cultura irlandese che passa, ovviamente, anche dalla danza. Le danze irlandesi sono identitarie, coinvolgenti...Un vero e proprio bene prezioso da condividere con amici.


-Andrea Rock, Dj radiofonico e musicista

Bustofolk 2016

In un casale sperduto dell'alto Lazio ci imbattemmo in questi personaggi vestiti di nero che danzavano in strane coreografie geometriche simmetriche fu una specie di folgorazione, capii che c'era un mondo, una cultura di cui avevo solo scalfito malamente la superficie. A distanza di 20 anni abbiamo solo bei ricordi e a questi se ne aggiungono altri ogni anno e questa è una fortuna.


-Marzio Venuti Mazzi, The Shire

Val Loana 2004

Ricordo che conoscemmo Umberto e di conseguenza i Gens D’Ys nel lontano 2007 a Celtica in Valle D’Aosta. Si avvicinò a noi questo ragazzo che sembrava proprio irlandese e, in un italiano perfetto con anche un po’ di accento lombardo, ci chiese se fossimo interessati a partecipare a un festival da lui organizzato chiamato Bustofolk. Sarà stata la stanchezza, o l’essere semplicemente un po’ rimbambiti, ma noi capimmo “Gusto” Folk. Ovviamente molto contenti accettammo e ci scambiammo i contatti per poi renderci conto, andando a cercare su internet i giorni successivi, della gaffe fatta per fortuna solo nelle nostre teste. A 16 anni di distanza da quel momento, possiamo confessare questo piccolo aneddoto per augurare un felice 30esimo compleanno a questa splendida e unica accademia di danze irlandesi.


-Alice Visconti, Keily’s Folk

Illustration of a Violin

Sebbene non riuscirei più a contare le tante volte in cui ho suonato per le feste da ballo di GDY, dopo tanti anni rimango ancora sorpreso nel vedere, ogni volta, tanta passione e partecipazione. In particolare i ballerini di GDY dimostrano di comprendere e apprezzare il valore della musica dal vivo, alla quale non rinunciano mai. Ciò fa ben sperare che anche nel mondo di oggi ci sarà sempre spazio per la sana abitudine della danza, della musica, della convivialità. Un brindisi -Sláinte- a GDY augurando tanti altri anni di attività.


-Daniele Bicego, The Strawboys

Folk Dance Vector Sketch

Gens d'Ys Irish Dance Company is an incredibly talented and dynamic group that captivates audiences with their passion, precision, and energy. Their performances are a thrilling celebration of Irish culture and tradition.

Happy 30th Gens d’Ys!


-Ryan Murphy, Imar/ Manran

Neon Ireland Text
Ireland Flag, Heart Shape, Grunge Style.

Gens D'Ys : un sogno realizzato attraverso impegno, studio, sacrificio e tanto amore verso la cultura della terra d'Irlanda. Ragazze e ragazzi si sono ritrovati sotto la sua egida per studiare la danza irlandese creando un gruppo dove è stato possibile riunirsi, conoscere e vivere grandi emozioni ! Per i Birkin Tree è stato un vero piacere aver collaborato più volte con loro condividendo a pieno la passione comune verso i suoni, i canti e i ritmi dell'isola Verde.


-Fabio Rinaudo, Birkin Tree

30 anni e non sentirli... Congratulazioni!!! Siamo davvero orgogliose di aver fatto parte di alcune tappe della vostra lunga carriera e vi ringraziamo di cuore per le belle occasioni di musica e ballo insieme. "Sláinte" a voi e ai bei momenti passati in armonia!


-Giada e Nicoletta, LusMor

Celtica 2003

Ricordo certi memorabili spettacoli, ricordo il primo Bustofolk che si era svolto in inverno, quasi una scommessa, e al quale seguirono edizioni trionfali. Ricordo i viaggi in Irlanda, in particolare quello a Belfast e nell’Ulster, e quello del 2016 in occasione del Centenario dell’Insurrezione di Pasqua. Sono immagini nella mia mente che non sbiadiscono: sono trascorsi trent’anni, ma la realtà dei Gens d'ys, come le strade di Tolkien, goes ever on.


-Paolo Gulisano, Scrittore

Bustofolk 2015

Quando penso a Gens d'Ys, alla sua attività, ai suoi crescenti successi, alla sua fama ormai nazionale, penso a un "miracolo bustocco". Diversamente mi viene da definire l'impresa (tutta culturale) di una realtà associativa della nostra città, che nasce e si fonda su una convinta e coerente passione identitaria certamente di nicchia all'inizio, a volte guardata con diffidenza, ma che -con assoluta fiducia e pervicacia, oltre che con l'evidente bravura artistica-ha saputo nel tempo farsi strada al punto da dare vita a uno dei Festival culturali più frequentati della città, "BustoFolk", e, soprattutto, radicarsi molto oltre i nostri confini, imponendosi a un pubblico anche internazionale, diventando peraltro di Busto una fiera ambasciatrice. Se lo sguardo dell'amministratrice lascia però spazio a quello dell'appassionata, ecco che il rimando è assolutamente atavico, alle tradizioni, al sentire, ai suoni, ai profumi, alle leggende di popoli del Nord Europa, nostri avi, che, grazie alle associazioni come Gens d'Ys, vengono tenuti vivi in tutto il continente. E la cui energia totalizzante passa, oltre che dagli studi e dai documenti, dall'irresistibile sorriso di Umberto Crespi, il grande demiurgo, e dei suoi instancabili ballerini, mentre riproducono con perizia e raffinatezza antichi passi, antiche movenze, eppure attualissime.


-Manuela Maffioli, Assessore Cultura e Identità Città di Busto Arsizio

Ho incontrato Gens d'Ys per la prima volta 15 anni fa, nel 2008, durante il festival del Capodanno Celtico a Milano. Ai tempi ero talmente timida da esitare a lanciarmi persino in un "Circolo Circassiano" Quando in seguito ho assistito allo show, con l'uso delle tradizionali Heavy Shoes, mi sono innamorata; da allora il richiamo di seguire quel ritmo potente non mi ha mai lasciata. Ci ho messo un po' a cedere, ma qualche anno più tardi mi sono iscritta al corso della sede di Milano ed è iniziata la mia avventura nel mondo della danza irlandese. Con il tempo ho scoperto che Gens d'Ys è fatta di persone incredibili, che lavorano con impegno ed edizione costante per far accadere magie e permettere a tante persone di vivere emozioni stupende grazie alla danza e alla musica. Gens d'Ys è passione e famiglia; sono grata di averla conosciuta e di esserne parte.


-Maria Chiara Baretta, Insegnante e ballerina gruppo show

Triskelion
green heart

All'eta di soli 18 anni ho trascorso due terzi della mia vita all'interno di questa meravigliosafamiglia.Mi sembra ieri che scoprivo la danza irlandese, quasi per sbaglio, un pomeriggio qualsiasi doposcuola e invece sono passati già dodici anni. Dodici anni di emozioni, di risate, di prove ed errori ealtre prove, di nuove amicizie e compagni di viaggio. Anni di gambe che tremavano dall'emozioneprima dei feis o dei "merda, merda, merda" dietro le quinte del palco del saggio. Anni in cui ladanza mi ha insegnato a tirare fuori il meglio di me e a credere nei miei sogni.Ma con una gioia immensa so di poter dire che il meglio deve ancora arrivare, che questo è statosolo l'inizio e che non vedo l'ora di buttarmi in tantissime nuove avventure assieme a voi, che sapeteessere una famiglia così bella!


-Irene Belgeri, allieva

Ho conosciuto i Gens d'Ys dieci anni fa, cercando "danze Irlandesi" dopo essere rimasto affascinatoda un programma televisivo, in cui c'era un servizio sui "Lord of the dance". Ero del tutto ignaro dell'esistenza di una accademia Italiana di questa arte della danza Beh, è stato Amore a prima vista. Ho cominciato a fare volontariato a BustoFolk nel 2016 e respirare l'aria di quell'evento è una carica di gioia che mi accompagna sempre per molto tempo.


-Stefano Bonifazio, volontario Bustofolk

Bustofolk 2016

Un giorno lontano abbiamo incontrato e conosciuto i Gens d'Ys, quella famiglia di nobili artigiani. Gente operosa che sommava all'armonia della musica pazienti strati di passi e movimenti. E così nelle loro danze la musica montava la sua terza dimensione. E poi la quarta. E in noi che osservavamo senza poter stare fermi, cresceva uno stato particolare dell'anima fatto di gioia e stupore.


-Gianluigi Ranieri, Fairylands Celtic Festival

Fairylands 2015

Abbiamo tantissimi bei ricordi degli spettacoli di Umberto e dei Gens d’Ys nei numerosi eventi che abbiamo organizzato nel corso degli anni in tutta Italia. Da Milano a Napoli, da Genova a Roma ,con la vostra autentica passione per le danze irlandesi ci avete regalato tante emozioni e avete portato un pezzo d’Irlanda nel cuore di tour operator, agenti di viaggio, giornalisti e consumatori italiani. Grazie da parte di tutto lo staff di Turismo Irlandese.


-Fabiana, Mary, Ornella e tutti gli altri

San Patrizio 2023

Il mio ricordo tutto in una foto: Con il mitico Gió, ballando davanti al palco al Busto Folk. Ancora adesso ricordiamo sempre quanto ci siamo divertiti con i corsi di danza! Saluti a tutti


-Daniela Morasso, allieva

watercolor clover leaf
watercolor clover leaf
watercolor clover leaf

Mi è sempre piaciuto il tip tap, e della danza irlandese probabilmente non avevo mai sentito parlare. Non mi sarebbe dispiaciuto provare un corso di tip tap, poi il destino decide di metterci lo zampino, vedo per strada un manifesto pubblicitario di Gens d'Ys... e inizio a ragionarci sopra. Ho sempre amato l'Irlanda quindi... proviamo! Mi iscrivo al mio primo corso. Sono passati 18 anni, ed è talmente divertente e soddisfacente che, anche se non sarò mai una brava ballerina, sono iscritta al mio diciottesimo corso, e continuo a divertirmi moltissimo!


-Florasol Accursio, allieva

watercolor clover leaf
Irish Dancing Vector Sketch

Ho conosciuto Gens d’Ys da bambina e di certo non avrei mai immaginato che mi avrebbe accompagnata sin qui. Questa realtà non è stata per me solo una scuola di danza ma è stata il punto di incontro con alcune persone che sono diventate nel tempo importanti amicizie. Porterò sempre con me bellissimi ricordi condivisi in particolare con il gruppo spettacoli con il quale sono cresciuta. Gens d’Ys è stata l’occasione per avvicinarmi ad artisti e persone meravigliose che mi hanno trasmesso l’amore per l’Irlanda e la sua cultura. È stata per me il punto di partenza che ha reso la danza irlandese così fondamentale nella mia vita.


-Letizia Perin, ballerina gruppo show e insegnante Gens d'Ys


Ho conosciuto Gens D'ys a Bustofolk, nel 2011. Ricordo ancora di aver pianto di gioia alla fine dello spettacolo, di essermi girata verso mio padre e avergli detto: "Ho sbagliato tutto nella vita, questo è quello che voglio fare". Ci sono voluti 5 anni per iniziare i corsi, ma da quel momento in poi quella frase non è mai stata smentita. Grazie a Gens d'ys ho ballato in luoghi dove mai mi sarei immaginata di arrivare e nel gruppo spettacoli ho trovato dei veri amici, con cui ho condiviso alcuni dei momenti più felici della mia vita. Sono fiera di far parte di questa realtà, fatta di persone incredibili, che con passione trasmettono l'amore per l'Irlanda e la danza irlandese. Gens d'ys non è solo una scuola, Gens d'ys è famiglia.


-Martina Poggioni, ballerina gruppo show

Insubria festival 2019

Insubria festival 2018

Ricordo la prima volta che sono entrata in palestra a Fagnano: avevo 6 anni e non sapevo nulla della danza irlandese, ma avevo risposto con entusiasmo all'invito a provarla da parte dei miei genitori; ricordo la palestra enorme, luminosa in quel venerdì pomeriggio, ricordo la musica, così diversa da quella che ascoltavo di solito e ricordo la mia insegnante Sinéad. Non ricordo che cosa feci in quell'ora ma so che mi piacque, sicuramente a fine lezione Sinéad mise una musica (che col tempo imparai a chiamare reel) e mi fece battere le mani a tempo. Quel primo anno ero la sola bambina iscritta come principiante così Sinéad invitò mia mamma a farmi da compagna di corso; l'anno si concluse con il saggio: perfettamente a mio agio sul palco ballai un easy reel e una light jig, portai a casa il mio diploma e mia sorella (di 4 anni) corse ad abbracciarmi. Non so esattamente quando scoprii che Sinéad aveva partecipato ai mondiali e aveva collezionato premi, ciò che ricordo distintamente è che decisi che anche io sarei arrivata ai mondiali.

Ricordo il primo Feis in Irlanda, avevo 7 anni, una gonnellina blu cucita dalla mamma, una camicetta bianca e quelle strane calze attaccate alla pelle con la colla; ricordo il momento in cui fui chiamata sul palco per la premiazione: avevo capito che avevano chiamato il mio numero, ma non sapevo per quale posizione della classifica, così dal podio guardavo con faccia interrogativa tutta la compagnia che aveva seguito me ed Elena in quell'avventura (quando scesi dal palco scoprii che ero arrivata quinta). Ricordo che una sera in palestra proiettammo il documentario "Jig" e lì iniziai a immaginarmi sul palco della Royal Concert Hall di Glasgow circondata da parrucche, brillantini e auto abbronzante arancione. Poi ci furono anni di lezioni, insegnanti diverse e compagne di allenamento, ad un certo punto iniziammo a girare l'Europa continentale a passo di danza (spesso io fuori tempo). Al liceo iniziai a lavorare per partecipare alle gare di qualificazione per i mondiali: le estati calde ad allenarmi tutti i giorni (comprese le vacanze), l'ideazione del mio primo vestito "serio" a cui mamma Silvia lavorò giorno e notte e le fiacche sui piedi che mi impedivano di portare i sandali. Arrivò la prima qualificazione, a Vienna, nel 2016 con la mia compare Perla: ci tenemmo per mano anche sul podio! E poi, finalmente, i Mondiali: Dublino 2017 e Glasgow 2018; arrivò persino un Aisling Award e quello fu il coronamento di anni di fatiche, sorrisi, risate, pianti, viaggi in pullman passati ad ascoltare la voce di maestra Cristina che cantava i passi.

Non mi sono mai sentita più me stessa di quando -con la parrucca, le ciglia finte, le gambe arancioni e una coroncina pacchiana in testa-salivo sul palco di una gara davanti ai giudici. Grazie Gens d'Ys, mi hai cresciuta.


-Cecilia Bonato, ex ballerina e insegnante Gens d'Ys


È passato solo qualche mese da quella sera di settembre in cui, un po' timidamente, mi sono presentata alla lezione di prova del corso della mia città, e mi sono lasciata conquistare dall'atmosfera accogliente e dall'allegria contagiosa di quelle danze che sapevano coinvolgere persone di ogni età. È iniziata così una piccola avventura, fatta già di tanti momenti preziosi e felici. Desideri scritti su un biglietto e affidati al fuoco di mezzanotte, mignoli doloranti, sguardi complici, destre al posto di sinistre e sinistre al posto di destre, musica travolgente, "ripassoni" e cose nuove" facili facili", magliette troppo strette, cartellini segna-uomini, mignolini salva-equilibrio, skip provati in un parcheggio, Lucky seven ballate a tempo di Lucky seven, valzer, birrette, scapestrati di Mallow e assedi di Ennis, la promessa che balleremo anche sui tavoli, varianti scozzesi, selfie sfocati, male alle guance per aver riso troppo, passi studiati, a volte dimenticati, a volte improvvisati, stretching sotto le stelle, un compleanno in spogliatoio, tempo contato ad alta voce, autostrade a notte fonda, cerchi, first couples, falò veri e immaginari, una leggenda, giravolte fino alle vertigini, abbracci stretti.


-Letizia Gianuzzi , allieva

Irish Dance Shoes

Vogliamo ricordare con queste foto simbolo i nostri momenti irish per festeggiare i 30 anni! La danza ci ha sempre accompagnato regalandoci allegria e spensieratezza! Grazie Gens d'Ys Palermo, grazie


-Giulia Compagno, insegnante Gens d'Ys

Credo di aver incontrato il mondo irlandese per la prima volta nel 1997-1998, quando la scuola didanza classica che frequentavo decise di fare il saggio di fine anno sulle musiche di Riverdance. Affascinata da quelle melodie scoprii poi gli spettacoli Riverdance e Lord of the Dance: Sognavo di poter studiare quelle danze anche io, ma a Guidonia (provincia di Roma) sembrava nonesserci possibilità. Poi a Guidonia venne il festival Fairylands e lì ogni estate, sottopalco, potevo ammirare dal vivo i vibranti passi irlandesi grazie alla compagnia spettacolo dell’Accademia Danze Irlandesi Gens d’Ys. Successivamente proprio Gens d’Ys aprì diverse sedi anche a Roma. nel 2017,iniziai a seguire dei workshop a cadenza mensile chesi tenevano nel fine settimana. Ricordo ancora l’emozione e la gioia della prima lezione: finalmente il mio sogno si stava realizzando. Poi avvenne l’inaspettato. Umberto Crespi, Presidente GdY che in quel momento teneva i workshop a Roma, alla fine di un incontro mi chiamò in disparte e mi propose di entrare a far parte della famiglia GdY come insegnante. Rimasi incredula. Ci riflettei su un paio di ore e poi accettai con estrema gioia. Una delle cose che mi ha sempre colpita di GdY è il fatto che offre gratuitamente la formazione ai propri insegnanti. Come insegnante mi sono sentita accolta in quanto persona, non come “portatrice di soldi”. Sarò eternamente grata a GdY per tutto quello che mi ha insegnato in questi anni e per tutte le opportunità che mi ha dato. Sono uscita dalla mia comfort zone emi sono messa alla prova. Ho avuto l’opportunità di insegnare e trasmettere l’amore per questa meravigliosa danza ad adulti e bambini. Ho tenuto corsi mono settimanali, workshop in lungo e largo per l’Italia, ballato ad eventi, organizzato serate danzanti, tenuto lezioni nelle scuole medie e nei licei. E sapete cosa? Quest’anno al Fairylands sarò sul palco. Un piccolo grande traguardo per il sogno della piccola Eleonora.

È bello essere Gens d’Ys, perché unisce persone a ritmo d’Irlanda dal 1993.


-Eleonora di Nucci, insegnante Gens d'Ys

San Patrizio 2023

Conoscevo da anni ed apprezzavo la musica folk irlandese grazie alla passione perla musica di mio marito; da sempre amavo danzare, amavo muovermi al ritmo di qualsiasi tipo di musica; una sola volta, anni prima, avevo visto una esibizione di danza irlandese e mi erano rimasti impressi quegli strani saltelli...ed ecco che nel 2004 scopro il mondo Gens d'Ys, la palestra di Fagnano, il corso base al giovedì sera: una lezione di prova ed è stata subito adesione entusiasta! Quanti giovedì sera indimenticabili: dopo il 1° anno sono iniziate le ceili e ... ho proseguito per anni sempre e solo ceili, la polka e un pò di bretoni per potermi scatenare al ritmo della musica in buona compagnia con altri appassionati dai 20 ai 60 anni e la nostra mitica e insuperabile insegnante NADIA!!! (Ma non posso dimenticare Alessandra e le sue lezioni estive di bretoni!). Mi piaceva l'ambiente: era familiare, semplice, accogliente. Poi le feste a ballo ed i concerti al Bustofolk e la gioia di trovare altre persone con cui ballare ovunque risuonassero le note di un reel o di un jig! Senza contare le emozioni vissute come mamma di Cecilia e Angela nel seguirle nei loro primi passi, prime esibizioni e prime gare ... I ricordi sono tantissimi, che dire?

G R A Z I E G E N S D'Y S!


-Silvia, ex allieva Gens d'Ys

Green Heart Sketch

Abbiamo avuto modo e piacere di conoscerci sul palco, nel 2011 ma di persona con ognuno di noi nei festival itineranti, nelle serate di ballo, bevendo una birra dal 2004 ad oggi.


-Cantlos( Rita, Sarah, Vittoria, Lucia, Sofia, Dome e Maurizio)

Bustofolk 2016

four leaf clover

Lo spettacolo con Gens d' Ys funzionava, era stata una grande idea e, soprattutto, ancora nessuno si presentava con un gruppo di danza sul palco, era la prima proposta “multimediale” nell' ambiente del “celtico”.

Proprio Cesco mi fece conoscere i ragazzi di Gens d' Ys (che allora non avevano ancora un nome), era il 1990 e trovò un “ingaggio” per suonare a Varese in questo piccolo club (Aldebaran) dove Mariangela frequentava un corso di danze “celtiche” e fu una sorpresa vedere persone che danzavano sulle nostre musiche. Incuriosito cominciai a seguire le loro “lezioni” che erano assolutamente amatoriali ma fedeli (almeno per quanto ne potevo sapere) alle danze di quei paesi. L'idea di una collaborazione cresceva di giorno in giorno così noi cercavamo brani per permettere loro di ballare e loro cercavano le coreografie: è stato un buon connubio che ha permesso a tutti di crescere musicalmente.

Gens d'Ys ha avuto una parte importante anche nella mia vita privata poiché ho conosciuto persone a cui sono tutt' oggi affezionato: da Fabio a Michele da Paola (che è stata per un breve periodo anche la mia compagna) a Umberto che ne ha preso le redini e l'ha fatto crescere sino alla splendida realtà dei giorni odierni.


Tratto da: “La Lunga Corsa”, di D. Garzolino, tra i fondatori dei Polverfolk


four leaf clover

Di questi meravigliosi 30 anni dei Gens d’Ys, ne ho visti e vissuti circa una ventina. Li voglio ricordare con due foto bruttine e sfocate dei miei primi due saggi, che peró mantengono la traccia dell’amica con cui ho iniziato l’avventura della danza e che manca da molti anni ormai: Silvia.

L’avventura in realtà è cominciata qualche anno prima di queste foto quando un sabato pomeriggio di fine Ottobre siamo andate al Parco Sempione di Milano, dove si svolgeva nei primi anni 2000 il Capodanno Celtico. Una festa magica e affascinante nella bruma ottobrina, durante la quale abbiamo assistito al primo spettacolo dei Gens d’Ys. Io incantata ho guardato la Silvia e le ho detto: questa cosa è meravigliosa e la devo imparare! Alla fine dello spettacolo l’animazione ci ha messo alla prova e divertito da pazzi. Ho preso il foglietto che pubblicizzava i corsi e l’ho conservato gelosamente. Eravamo universitarie, squattrinate e senza automobile. Non saremmo riuscite a frequentare dall’altra parte della città.

Fast forward a tre o quattro anni dopo: per motivi di lavoro ai primi di Settembre acquisto una piccola auto, e appena rientrata a casa con il mio mezzo, tiro fuori dal cassetto quel foglietto pubblicitario, accendo il pc e scrivo una mail per prenotare la lezione di prova. La mia vocazione per quel genere di musica, danza, cultura mi ha tenuta immersa nel flusso di corsi, feste, saggi, festival, spettacoli, stage, in compagnia di amatissimi amici e maestri per molti anni.

Rimpiango un po’ i vecchi tempi quando fra corsisti ci si conosceva tutti e si era una piccola famiglia, una attività artigianale, ma siccome negli anni oltre alla quantità di iscritti è cresciuta immensamente anche la qualità dell’insegnamento, auguro alla comunità di ballerini Gens d’Ys di continuare a crescere in ampiezza e profondità per moltissimi anni!

Gabriella De Canal, allieva Gens d’Ys


watercolor clover leaf
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